Rifiutopoli, di Zio non risponde al gip. Interrogatorio fiume per Venturoni

Lanfranco Venturoni in tribunale per l'interrogatorio
Entrambi sono ai domiciliari da mercoledì scorso. Questa mattina dovranno sostenere il primo interrogatorio davanti al giudice per le udienze preliminari Guido Campli e al pool di magistrati titolari dell'inchiesta Trifuoggi, Varone e Mantini.
Il primo ad arrivare è stato Di Zio, intorno alle 10.15. Infastidito dalla presenza di telecamere e giornalisti, anche di testate nazionali, non ha rilasciato dichiarazioni. L'imprenditore era accompagnato dal suo avvocato di fiducia Giovanni Di Biase.
Cinque minuti più tardi è arrivato l'assessore Venturoni. Volto teso, vestito in modo impeccabile con giacca e cravatta, ha detto qualche parola ai cronisti, confermando che ha intenzione di rispondere alle domande del gip Campli.
L'interrogatorio dei due si svolgerà, ovviamente, in momenti diversi e l'uno non potrà ascoltare quello che dice l'altro.
Intanto questa mattina il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi (anche lui indagato nell'ambito della stessa inchiesta con l'accusa di corruzione), ha diffuso una nota ufficiale con la quale spiega di aver chiesto ai magistrati di essere ascoltato.
«Sono assolutamente tranquillo e fiducioso – ha ribadito Brucchi dopo la notifica dell'avviso di garanzia - e con questo spirito ho chiesto di essere ascoltato dai magistrati».
Per venerdì, invece, è stato fissato l'interrogatorio del senatore Fabrizio Di Stefano, anche lui indagato per corruzione. Nello stesso giorno si sarebbe dovuto tenere anche l'interrogatorio del senatore Paolo Tancredi ma l'indagato avrebbe chiesto un differimento. Al momento, quindi, non è stata ancora fissata una data.
28/09/10 10.48
DI ZIO NON RISPONDE
E' durato pochi minuti l'interrogatorio di Di Zio che una volta davanti al gip Guido Campli ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. L'indagato ha poi lasciato il tribunale da una porta secondaria, driblando giornalisti e telecamere. Subito dopo è entrato in aula Venturoni che sta parlando da quasi due ore.
L'assessore alla Sanità avrebbe dunque deciso, come annunciato all'ingresso ai giornalisti, di rispondere alle domande degli inquirenti, magari nella speranza di riuscire ad alleggerire la propria posizione. Non si sa al momento se a fine interrogatorio presenterà anche le dimissioni da componente della giunta.
In virtu' delle misure cautelative che lo hanno colpito è al momento automaticamente sospeso sia dal ruolo di assessore che da quello di Consigliere regionale. Una sospensione che però cadrà nel momento del ritorno in libertà.
28/09/10 12.39
DUE ORE DI INTERROGATORIO PER VENTURONI
L’assessore alla sanità Venturoni ha parlato e fornito elementi e la sua verità al giudice per le indagini preliminari e ai pubblici ministeri.
«Venturoni non si è mai rifiutato di rispondere, a nessuna domanda», ha riassunto brevemente il capo della Procura di Pescara, Nicola Trifuoggi, al termine.
Gli indagati sono usciti da una porta laterale dribblando i giornalisti che attendevano fuori l’aula 6.
Di Zio invece «ha letto quattro righe a sua difesa, ci ha spiegato che presenterà successivamente una memoria scritta e si è avvalso della facoltà di non rispondere».
Spetta ora al gip pronunciarsi sulla eventuale conferma o riduzione della misura cautelare.
28/09/2010 13.25
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Barristan77
00:12, 28 Settembre 2010
Re: Rifiutopoli, Venturoni in Procura: «risponderò alle...
Io dico la mia... Buco nell'acqua...alcuni degli indagati "rischiano" di non essere nemmeno rinviati a processo...ma intanto il "danno" è stato fatto...
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00:12, 28 Settembre 2010
Re: Rifiutopoli, di Zio non risponde al gip. Interrogator...
Commenta Carlo Costantini: "Quello di Chiodi è stato un intervento disarmante, scivoloso, gelatinoso, pieno di insinuazioni, come quella rivolta a ?piccoli? magistrati in cerca di notorietà e non già ai magistrati che troppo spesso fanno finta di non vedere e di non capire. Quelli vanno bene a Chiodi, come a Berlusconi, ma non vanno bene ai cittadini, alla stragrande maggioranza degli abruzzesi, a quelli che ingenuamente lo hanno votato, illudendosi che rappresentasse il cambiamento. Ci ha dato degli sciacalli, dimenticandosi che proprio da una attività di sciacallaggio su una inchiesta giudiziaria è scaturita la sua elezione. Ha accusato i trasformisti, dimenticandosi che Berlusconi li paga perché diventino tali. Ha accusato i partiti che allevano la propria classe dirigente, dimenticando che lui stesso e quasi tutto il gruppo teramano è addirittura figlio di ex amministratori. Ha detto di interpretare i diritti dei più giovani, ma non ha detto che voleva piazzargli due inceneritori sotto il naso. Ha detto che bisogna lasciar lavorare i magistrati, ma poi si è cimentato in una assoluzione preventiva di tutti i coinvolti nell?inchiesta. Chiodi ha tradito il proprio patto con gli elettori, ha esposto nuovamente l?Abruzzo al fango dell?ennesima inchiesta giudiziaria. Ha perduto anche l?ultimo barlume di credibilità nei confronti dell?intera società abruzzese. Basta ed avanza per invocare ancora una volta le sue dimissioni, per il bene dell?Abruzzo e degli abruzzesi. L?Aquila, 28 settembre 2010 Carlo Costantini"
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00:12, 28 Settembre 2010
Re: Rifiutopoli, di Zio non risponde al gip. Interrogator...
è il sistema della "politica" che ha fallito, troppi interessi personali e conflitti d'interesse. buco nell'acqua o meno, sarà e spetterà alla magistratura far luce ma è indiscutibile che c'è qualcosa che non và. vengono difesi dicendo che è normale è legale accettare contributi elettorali, ma c'è da chiedersi le motivazioni e gli scopi che portano un soggetto come ad esempio di zio, a foraggiare le campagne elettorali, agli esponenti del momento. già questo deve farci riflettere, a prescindere dal giudizio della magistratura. perchè la legge oltre a non essere uguale per tutti e questo è un dato di fatto, non sempre è giusta, visto poi che sono loro a partorirle!
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