La "Julia" accoglie in Friuli i suoi Alpini abruzzesi
Metteranno da parte la tristezza delle tendopoli per tornare a vivere le memorie del servizio di leva.
Oltre 200 Alpini abruzzesi in congedo, colpiti dal terremoto dell'aprile scorso e attualmente senza casa, troveranno, sia pure momentaneamente, un tetto accogliente e familiare nella caserma nella quale prestarono servizio militare.
Ad offrire loro questa occasione, in concomitanza con le celebrazioni del 60° anniversario della sua costituzione, è la Brigata Alpina Julia, storicamente legata agli Alpini abruzzesi che di essa hanno sempre fatto parte fino al 1997.
L'ospitalità a Tarvisio (Udine), cittadina nella quale prestavano tradizionalmente servizio le penne nere abruzzesi del Battaglione L'Aquila, sarà garantita grazie alla collaborazione con l'Associazione Nazionale Alpini (ANA) e l'Amministrazione Comunale tarvisiana.
«Si tratta di un gesto semplice e simbolico, ma molto importante afferma il Generale Gianfranco Rossi, Comandante della Brigata Julia - perché con esso vogliamo dimostrare vicinanza e solidarietà alla sfortunata terra d'Abruzzo, nella quale per decenni ha reclutato la Julia e della quale proprio gli Alpini sono sempre stati tra i principali custodi di alti valori, di estrema tenacia e dignitosa concretezza».
Gli Alpini abruzzesi nella mattinata dell'11 settembre saranno accolti a Tarvisio dalle autorità militari e civili e la sera, una delegazione sarà salutata nel Teatro Comunale Giovanni da Udine nell'ambito dell'apertura delle celebrazioni del 60° anniversario della Julia.
L'occasione di tornare nei luoghi dove si è prestato il servizio militare costituisce sempre una forte emozione per un Alpino e in particolare per la popolazione aquilana che ha vissuto il dramma del sisma.
Gli Alpini, da sempre, hanno fornito il loro contributo alla Protezione Civile e sono in prima linea nell'organizzazione dei soccorsi e della ricostruzione.
Non è un caso che ad accogliere gli Alpini abruzzesi sarà la terra friulana, tradizionalmente gemellata nel segno delle penne nere, ma ora anche dalle ferite di un terremoto che colpisce oggi l'Abruzzo come colpì il Friuli nel 1976.
07/09/2009 11.07
Commenti
Condividi le tue opinioni su PrimaDaNoi.it