Spettacolo di beneficienza del Ceis sullo sfollamento della Seconda Guerra
Il Ce.I.S., attivo a Pescara da 25 anni, è un'associazione di volontariato, impegnata principalmente in questi due ambiti, con un programma terapeutico-riabilitativo e un Centro Psicodiagnostico-Terapeutico per minori, "Il Piccolo Principe", che coordina due comunità educative, "La Rosa" e "La Volpe". La Rosa accoglie bambini di età compresa tra 0 e 10 anni, La Volpe adolescenti tra 11 e 14 anni, su richiesta dei Servizi Sociali territoriali o del Tribunale dei Minori. In comunità, i bambini trovano un ambiente protetto e una dimensione familiare di vita, il mantenimento di tutte le realtà abituali di riferimento, il contatto e l'interazione con i genitori, durante le visite. Particolare attenzione è rivolta alle famiglie, le quali vengono seguite presso il Centro Clinico per la valutazione delle competenze genitoriali o per la terapia familiare, allo scopo di recuperare e ricostruire i ruoli materno e paterno.
Nella cura della tossicodipendenza.
Il Ce.I.S. gestisce una casa di disassuefazione, Le Ali, per la prima fase di disintossicazione, una comunità di accoglienza, propedeutica al programma, una comunità terapeutica, Il Faro e una comunità di reinserimento.
Nuovi servizi, nati in conseguenza dei cambiamenti sociali nel campo del disagio e della dipendenza, sono Libero da , percorso per assuntori di cocaina e Game Over, per giocatori d'azzardo patologici.
La compagnia "La Vilocche", formata da attori non professionisti, è nata nel 1993, per iniziativa di Romeo D'Alberto, insegnante di teatro. E' formata da attori di età compresa tra i 13 e i 65 anni e ha partecipato con successo alle principali rassegne di teatro dialettale in Abruzzo e in altre regioni italiane. Lu sfullamende è ambientato in un paese dell'entroterra abruzzese, durante la Seconda Guerra Mondiale: cinque famiglie di diversa estrazione sociale vengono sfollate e sono costrette a convivere nell'unica stanza di un casolare di campagna. Da questa situazione paradossale scaturiscono scene esilaranti e la comicità riesce ad avere il sopravvento sull'orrore della guerra. Gli attori sono dotati di una grande verve comica, autoironia e amore per le proprie radici, per una cultura locale che viene riscoperta attraverso uno strumento speciale: la risata.
26/05/2006 8.23
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