Anci, «il Consiglio regionale restituisca i fondi alle Unioni di Comuni»
Il Coordinamento regionale delle Unioni di Comuni dell'Anci Abruzzo, rappresentato dal vice presidente dell'Unione della Marrucina, Fabrizio Montepara, fa un forte appello al senso di responsabilità dei consiglieri regionali affinché approvino tale provvedimento.
«Senza questi contributi - spiega Montepara - le sei Unioni (cui fanno riferimento 48 Comuni e oltre 260.000 abitanti) e le Comunità montane non saranno più in grado di garantire i servizi, dai lavori pubblici alla tutela della sicurezza tramite la Polizia locale, dalla gestione congiunta dei rifiuti alle tante attività condivise che permettono, soprattutto ai Comuni più piccoli, di sopravvivere. Sarebbe l'anticamera del dissesto per gli stessi Comuni», sostiene Montepara, «paralizzati da mesi in attesa di queste risorse finanziarie. Non dimentichiamo che si tratta di fondi stanziati dallo Stato e assegnati alla Regione Abruzzo a condizione che siano trasferiti effettivamente alle Unioni. In caso contrario, tornerebbero nelle casse statali».
Montepara ricorda che le associazioni tra Comuni consentono di condividere le risorse in modo razionale ed efficiente, evitando sperperi, inutili doppioni e garantendo i servizi ai cittadini. Si tratta di una realtà molto importante per l'Abruzzo, dove 267 Comuni su 305 non superano i 5mila abitanti. Le sei Unioni operanti in Abruzzo sono quelle dell'area urbana Chieti-Pescara («Unica»), delle Colline Teatine, della Marrucina, della Città della Frentania e Costa dei trabocchi, della Città-territorio della Val Vibrata, e del Sinello.
13/10/2008 16.54
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