«30 sedi di Polizia verranno chiuse». I sindacati protestano
Il criterio per la chiusura, ha spiegato il segretario generale del Silp-Cgil, Claudio Giardullo, «é la presenza di più uffici di polizia nella stessa zona. Così, ad esempio, se c'é già un commissariato, si chiuderà l'ufficio della Polizia stradale presente nella stessa area.
Ma uffici che svolgono diverse funzioni - ha sottolineato - non sono sostituibili l'uno con l'altro: un commissariato fa cose differenti dalla polizia stradale».
In realtà, ha aggiunto, «si sta portando avanti un progetto di ridimensionamento delle forze di polizia sul territorio che, alla luce della crescente domanda di sicurezza che viene dai cittadini, preoccupa fortemente».
Della stessa opinione il segretario generale del Sap, Filippo Saltamartini, secondo cui sarà «sconvolto il livello della sicurezza sulle strade e sulle ferrovie. Se non ci fosse stata la Polfer ed Emanuele Petri, le Brigate Rosse avrebbero continuato ad uccidere. Non hanno pensato anche a questo il prefetto Rosini, capo della Stradale e della Polfer ed il ministro Amato?».
Critiche sono arrivate anche dal Parlamento. «La sicurezza sulle strade - ha affermato Mauro Fabris (Udeur) - si ottiene potenziando i controlli e non riducendo il numero degli agenti di Polizia Stradale».
Jole Santelli (Fi) ha parlato di «tagli indiscriminati», dietro i quali manca una «reale strategia che garantisca comunque i presidi di polizia efficienti e l'innegabile diritto alla sicurezza da parte dei cittadini».
10/11/2007 10.09
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