Emergenza idrica, a Chieti si chiudono i rubinetti dalle 23 alle 6
Le zone colpite dal provvedimento sono piazza Vittorio Emanuele II, corso Marrucino e traverse, via Arniense e traverse, via Ravizza e traverse, via San Rocco, via Spaventa, via Asinio Herio e traverse, via Vitacolonna e traverse, via Chiarini, via Saponari, via Madonna degli Angeli, via De Turre, via Majella ( primo tratto ), via Santarelli e traverse. Il provvedimento è esteso inoltre all'intera zona di Chieti Scalo e porterà disagi ai cittadini che non potranno utilizzare l'acqua nelle ore serali o nelle prime ore del giorno. Una situazione difficile anche per gli esercizi commerciali (si pensi ad esempio a bar o ristoranti).
PROTEZIONE CIVILE: «NON C'E' ABBASTANZA ACQUA»
Gli ultimi dati diffusi ieri dalla Protezione Civile hanno confermato che non c'é abbastanza acqua e per evitare un'estate in emergenza siccità bisogna predisporre «celermente» un piano di «misure» che possano fronteggiare il deficit idrico.
E' stato il premier Romano Prodi ad inviare una circolare a ministri, presidenti di regioni in cui parla di «un sensibile e generalizzato deficit idrico in quasi tutti i principali bacini idrografici presenti sul territorio nazionale». «Siamo in una situazione di emergenza», ha confermato il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, « ma non di allarme»..
I DATI
Secondo il rapporto della protezione civile il deficit complessivo delle precipitazioni nel periodo autunno-inverno «si attesta su valori mediamente tra il 20 e il 40% inferiori ai valori medi e, in alcune zone del nord est e del centro, si raggiunge punte del 50-60% in meno».
«Il manto nevoso», si legge ancora, «ricopre un terzo del territorio che copriva l'anno scorso, il Po, in tutte e cinque le stazioni di rilevamento, ha una portata di 500 metri cubi al secondo inferiore alla media», il lago di Garda è «ben al di sotto della media».
I PROSSIMI PASSI
«Servono azioni», ha spiegato Prodi, «volte a rafforzare i sistemi di previsione e monitoraggio e a garantire gli indispensabili interventi di prevenzione, contrasto e mitigazione sia delle crisi che dei conseguenti disagi ed effetti dannosi per le popolazioni coinvolte».
Prodi non esclude nemmeno la «riduzione o l'interdizione delle erogazioni per consumi idrici destinati a usi e servizi non essenziali».
Al Comune di Chieti lo hanno preso in parola subito e hanno chiuso i rubinetti.
Prodi ha inoltre sottolineato come l'emergenza idrica in corso non è solo frutto di «deficit pluviometrici» ma, ancor di più, di «una gestione irrazionale, inadeguata e conflittuale dell'utilizzo della risorsa, in assenza di un'efficace pianificazione dei prelievi e degli usi»
07/03/2007 11.13
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