Approvata risoluzione che vieta importazione dalla Cina di pelli di animali
«Esprimo la mia soddisfazione», ha detto Walter Caporale, capogruppo Verdi, «ancora una volta il Consiglio, grazie all'impegno dei Verdi, del Presidente Roselli e di tutti i partiti di maggioranza e minoranza, si impegna a ripristinare la legalità nel nostro Paese contro lo sfruttamento, da parte della Cina, di milioni di cani e gatti, torturati ed uccisi per il mercato europeo della pelle. Un percorso intrapreso da un anno dal Governo regionale contro le infrazioni a norme comunitarie e nazionali. La necessità di questo impegno nasce dall'esigenza di vietare anche introducendo controlli sui capi d'abbigliamento provenienti dalla Cina - nella nostra Regione l'importazione e la vendita di capi di abbigliamento e accessori prodotti con pelli trattate in maniera non conforme agli standard europei, ma soprattutto di evitare l'uso di animali domestici, che sono tutelati nella nostra regione e in Italia da leggi regionali e nazionali».
Anche l'associazione Animalisti Italiani Onlus, ha espresso la sua soddisfazione.
«Voglio ringraziare Walter Caporale dichiara Lina Bufarale, Delegata regionale degli Animalisti Italiani per aver accolto e fatta propria la nostra richiesta di presentare in Aula una risoluzione per chiedere al Governo Italiano la piena applicazione del divieto di importazione e vendita di pelli e pellicce di cani e gatti provenienti dalla Cina, sia rafforzando i controlli presso le frontiere italiane che introducendo l'obbligo di etichettatura su tutti i capi contenenti parti o interi di animali. Ormai tutti conoscono le atrocità a cui vengono sottoposti gli animali in quel Paese: costretti in condizioni di allevamento terrificanti e metodi di uccisione brutali (mutilati con l'accetta e scuoiati vivi)».
09/03/2006 12.31
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