Afghanistan: ferito militare aquilano. Su Facebook: «stufo di stare qui, non si capisce niente»
Lo si apprende da fonti militari, secondo cui il ferito non è Michele Miccoli, originario del Salento, come si era appreso in un primo momento. Anche lui, al pari dei suoi quattro commilitoni caduti, è in servizio al 7/o reggimento alpini di Belluno.
Cornacchia, ha telefonato personalmente alla moglie per aggiornarla sulle proprie condizioni. Lo riferiscono al comando del contingente italiano ad Herat. Attualmente si trova ricoverato presso l'ospedale da campo statunitense di Delaram: è cosciente e ha riportato ferite a un piede e traumi da esplosione
Le sue condizioni erano inizialmente apparse particolarmente gravi anche se l'uomo risultava essere cosciente. E' stato trasportato in elicottero all'ospedale militare per le prime cure, ma nelle prossime ore potrebbe essere trasferito in una struttura più attrezzata. In un secondo tempo è stato precisato dai portavoce dell'esercito che il militare non corre pericolo di vita.
Cornacchia e' sposato e padre di un bambino di un anno. La famiglia vive a Roma dove lavora la moglie. I genitori, Domenico e Cesidia, invece, vivono a Lecce dei Marsi e li aveva visti l’ultima volta ad agosto, durante le vacanze estive.
Poi il 2 settembre era partito per la nuova missione in Afghanistan dove era gia' stato. In precedenza aveva partecipato ad altre 8 missioni internazionali.
“Siamo molto sollevati e rinfrancati dalle notizie delle condizioni di Luca - riferisce il sindaco Favoriti-, anche i genitori adesso sono piu' tranquilli. Noi come amministrazione comunale partecipiamo al cordoglio nazionale per questo ennesimo tributo di sangue pagato dai nostri militari”.
Secondo quanto ha spiegato il generale Massimo Fogari, portavoce dello Stato maggiore della Difesa, l'imboscata tesa ai militari italiani è stata compiuta facendo esplodere un ordigno improvvisato, un cosiddetto Ied, a cui è seguito un attacco a colpi di armi da fuoco da parte di guerriglieri. Le truppe che scortavano il convoglio hanno subito reagito all'attacco e messo in fuga gli attentatori. Le vittime erano a bordo di un blindato «Lince», considerato ormai non più all'altezza della situazione.
I militari deceduti sono invece il caporalmaggiore Gianmarco Manca, 32 anni, di Alghero (Sassari), il caporalmaggiore Marco Pedone, 23 anni di Gagliano del Capo (Lecce), entrambi di stanza al settimo reggimento alpini di Belluno, il primo caporal maggiore Francesco Vannozzi (nato a Pisa il 27 marzo 1984), il primo caporal maggiore Sebastiano Ville (nato a Lentini, provincia di Siracusa, il 17 settembre 1983).
«STUFO DELL'AFGHANISTA, NON SI CAPISCE UN CAZZO»
Cornacchia era stufo di stare in Afghanistan, almeno così traspare dalla pagina del suo profilo Facebook, aperto e quindi accessibile a quanti non sono suoi 'amici'. L'ultimo post sulla bacheca è una canzone di Carmen Consoli, il video musicale della canzone 'Un amore di plastica'. L'ultimo messaggio scritto, invece, è stato lasciato il 3 ottobre alle 10.27. «MI sono rotto», scrive Cornacchia, di stare qui in Afghanistan. Non si capisce un cazz».
«Stai calmo e tranquillo», gli suggerisce un amico. «Vai cuggi, tieni duro, ciaoo», scrive un parente. Qualche giorno prima, invece, il militare aveva postato un immagine di un militare e un bambino che si tengono la mano e la scritta «non importa quanto doniamo, ma quanto amore mettiamo in quello che doniamo». «Bellissimo», aveva aggiunto Cornacchia. Nella descrizione del profilo, invece, poche parole: «tranquilli cuccioli, vi riporto tutti a casa....amore sei la mia vita, angiolè per sempre». L'immagine scelta, invece del proprio viso, una celebre foto di Che Guevara.
09/10/2010 12.46
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00:12, 11 Ottobre 2010
Re: Afghanistan: ferito militare aquilano. Su Facebook: ...
Dolore e cordoglio per le vittime, comprensione per alcune reazioni sghangherate dei parenti. Il resto non si capisce. Ha ragione Fabrizio: non si può fingere di cadere dal pero quando muoiono dei soldati, poichè la missione di pace si svolge in uno scenario di guerra. Nessuno è obbligato ad andarci nè a restarci: vale anche per Cornacchia (la scelta della foto del Che, che era l'uomo meno pacifico e pacifista del mondo, oltre che uno spietato assassino, la dice lunga sulla confusione mentale del nostro conterraneo).
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00:12, 10 Ottobre 2010
Re: Afghanistan: ferito militare aquilano. Su Facebook: ...
Premetto che nel'86 prestai il servizio militare anch'io negli Alpini.....Ma sti "ragazzi" che partono, in cambio di tanti bei SOLDONI, sono ben consci di sapere dove stanno andando??......se non fosse ben chiaro ai più, i cari eroi militari che partono per difendere la "democrazia", come ci fanno credere a parole i cari nostri politicanti/delinquenti, si stanno recando in nazioni che tuttosommato fino al 2001 NON erano invase da nessuno. Certo si può discutere di come vivevano allora le popolazioni del posto, ma in buona sostanza, sia gli Afghani, sia gli Iracheni, NON avevano invasori dentro i loro confini!!!....di conseguenza: i soldatini partono per SOLDI partono per nazioni dove c'è la GUERRA. Ovvio che gli abitanti del posto li combattono perche vedono in queste truppe, truppe di invasione!!!!.......diciamo che si vede lo stesso problema ma in modo diversissimo!!!!...Entrambi le parti hanno delle necessità, i soldati necessità di soldi, e quando si và in guerra per soldi, almeno una tempo si veniva definiti "mercenari", gli iracheni e afgnani di cacciare gli invasori, una volta un popolo che combatteva per cacciare chi aveva invaso il loro territorio lo faceva per riconquistare la propria sovranità!!!.....non so se mi so spiegato!!!!Un cosiglio mi se possibile ai giovani: Se dovete andarvi a far saltare in aria dall'altra parte del mondo, perchè vicino casa non avete lavoro, e qualcuno , magari che ha scompigliato i scenari esistenti, vi mette a credere che è moralmente doveroso fare la guerra, bhe valutate anche l'alternativa di espatriare per lavoro, come fecero molte persone negli anni 50 e 60, daltraparte è decisamente moollto meno rischoso!!!......o sbaglio?
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00:12, 10 Ottobre 2010
Re: Afghanistan: ferito militare aquilano. Su Facebook: ...
conosco diverse persone che vanno all'estero per le "missioni umanitarie" e vi assicuro che nessuno li obbliga... anzi, se hai i requisiti e vuoi partire c'è una lista d'attesa. Non sentirete mai nessuno dire che non è al corrente del rischio che corre (come succedeva in passato con le guerre mondiali, dove arrivavano ad automutilarsi per tornare a casa). Sono ben pagati e quando ti abitui a guadagnare 6/7 mila euro al mese è difficile tornare a guadagnarne 1200... Se mi passate il termine, direi che sono tutti mercenari. Cordoglio anche da parte mia alle famiglie.
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