Il lavoro delle donne: misure per favorire laccesso al microcredito
«La proposta», dice La Morgia, «nasce dalla constatazione che nella nostra regione il tasso di occupazione femminile è al di sotto del dato nazionale e molto lontano dagli obiettivi di Lisbona, inoltre le donne registrano molte difficoltà nell'accesso al credito. L'esclusione finanziaria, cioè il mancato accesso ai servizi bancari, è uno degli aspetti cruciali dell'esclusione sociale, anche se non coincide con essa. Lo strumento del microcredito, esperienza sviluppatasi inizialmente nel Sud del mondo ma anche in Francia e in alcune regioni italiane, può essere considerata una risposta innovativa» ha spiegato La Morgia.
Nel dettaglio, la proposta di legge prevede uno stanziamento a tasso agevolato da un minimo di 5.000 fino a un massimo di 30.000 euro che potrà coprire fino al 100% delle spese ammissibili e sarà erogabile anche a donne sprovviste di cittadinanza italiana ma residenti in Abruzzo e con regolare permesso di soggiorno.
«Gli analisti sottolineano che la crescita di un sistema economico dipende dalla completa e totale valorizzazione delle sue risorse intangibili. Il capitale umano fa parte, di diritto, della categoria e la donna è parte integrante di tale capitale», ha sostenuto La Morgia che ha aggiunto: «L'apporto delle donne nel mondo del lavoro è essenziale e tutte le professioni in cui la percentuale di occupazione femminile è aumentata hanno fatto un salto di qualità, rivelando una grossa capacità di innovazione». Come dire: promuovere la presenza delle donne nell'economia non è solo una questione di equità e pari diritti; è anche un buon investimento.
Della proposta di legge si parlerà venerdì 15 giugno a Chieti nel corso di un convegno Microcredito e sviluppo locale che si terrà nella sala nella sala convegni della Camera di Commercio a partire dalle 9.30.
13/06/2007 14.52
Commenti
Condividi le tue opinioni su PrimaDaNoi.it