Omicidio al Parco, La Cometa resta (per ora) al suo posto
La richiesta, ha spiegato il centrodestra «nasce dalla necessità di fare chiarezza circa la presenza nel parco di una persona a rischio, che deteneva un'arma, a stretto contatto con bambini, anziani e con tutti gli altri frequentatori della struttura».
Una presenza che, ancora oggi, a più di dieci giorni di distanza dal fatto, non è ancora stata chiarita: «non sappiamo se quella persona armata lavorasse nella struttura, per conto di chi, perché addirittura gli fosse concesso di dormire all'interno di Villa de Riseis né chi gli avesse assegnato le chiavi dei cancelli per aprire e chiudere il parco», tuona la minoranza.
Dopo il voto contrario del Consiglio comunale, come ha proseguito il capogruppo Albore Mascia «l'intera vicenda rischia di finire nel silenzio, di passare in secondo piano dinanzi a nuovi eventi di cronaca. E invece non possiamo accettarlo: non possiamo permettere che la vita di un uomo valga appena la durata di una seduta consiliare».
«Bisogna capire bene la situazione», ha detto il sindaco Luciano D'Alfonso, «perché D'Agostino si trovava all'interno del parco pur non avendo rapporti più con la Cometa. Noi abbiamo intenzione di andare a fondo alla questione per accertare tutte le responsabilità, per dare una risposta a chi frequenta il parco».
La linea del Comune è cercare «un chiarimento condiviso con i cittadini e i frequentatori del parco» che il sindaco incontrerà il prossimo 23 luglio alle 18,30 proprio a Villa De Riseis «per confrontarmi con loro, ascoltare il loro punto di vista su come migliorare le aree che ogni giorno sono frequentate dai nostri figli».
16/07/2008 17.27
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