PESCARA. Uno dei più celebrati artisti abruzzesi contemporanei ripercorre oltre quarantanni di carriera in una mostra personale al
Museo dArte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, dal 29 marzo al 4 maggio.
Le opere in lamiera degli esordi. La serie, avviata nel 1964, delle Crocifissioni realizzate con stracci, carte, iuta, nailon, vernici acriliche e ferri saldati. I collage combinati con vernici e smalti sintetici, che esprimono una personalissima versione della Pop-Art. Le sculture di pezza del 1969-70, cucite a mano con stoffe e materiali plurimaterici. I reliquiari in legno e stoffe cucite. Le sculture di terracotta smaltata o in ferro e bronzo. I grandi asparagi in legno, bronzo e pelle. Gli originali teatrini, allo stesso tempo leggeri ed inquietanti. Infine gli splendidi
arazzi, tra cui quello In itinere realizzato nel 2000: un viaggio fantastico nel mondo e nella vita che lo abita, che si snoda su 34 metri di lunghezza.
Oltre quarant'anni di attività dell'artista abruzzese Sandro Visca rivivono nella mostra antologica a lui dedicata, che verrà inaugurata sabato 29 marzo prossimo al Museo d'Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, dove rimarrà fino al 4 maggio. Un Romanzo della Materia come lo definisce il poeta e critico letterario Plinio Perilli nella sua introduzione al catalogo della mostra (a cura della casa editrice Textus) da sfogliare in un centinaio di opere realizzate tra il 1962 e il 2008.
L'esposizione, realizzata con il contributo della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara e del Comune di
Pescara, è curata personalmente da Sandro Visca che torna così, dopo vent'anni, ad esibire i suoi capolavori nella città d'adozione. Nato a L'Aquila nel 1944, l'artista risiede infatti a Pescara dal 1968, quando fu chiamato dal professor Giuseppe Misticoni ad insegnare nel liceo artistico del capoluogo adriatico. Da allora Visca ha tuttavia continuato a frequentare la scena artistica nazionale ed internazionale, collaborando con maestri del calibro di Alberto Burri, con cui nacque una sincera amicizia al di là del rapporto professionale, e partecipando a mostre ed esposizioni in giro per il mondo.
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