CRISI E IMPRESE
Lavoro: Fiom Chieti: «emergenza ortonese allarmante, politica tace»
Chiesto tavolo istituzionale con il neo presidente D’Alfonso
ORTONA. «La fine di Samputensili, qualche mese fa, di Bsi ex Bucher e di Iniziative industriali oggi, segnano di fatto la fine dell'industria metalmeccanica ortonese nel silenzio assordante della politica e delle istituzioni».
L’allarme arriva dal rappresentante della Fiom Cgil di Chieti, Marco Di Rocco. «Dal 1 giugno di fatto finisce l'esperienza produttiva di queste due importanti realta' dell'ortonese con circa 100 i lavoratori licenziati e posti in mobilita'. Il deserto industriale di Ortona e dintorni non e' altro che l'inizio di un nuovo dramma sociale e occupazionale che attraversera' la nostra provincia e la nostra regione nei prossimi mesi», sottolinea Di Rocco.
Il sindacato lancia un appello al nuovo presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso per l'immediata composizione di un tavolo istituzionale con la sua presenza e quella dei sindaci del territorio ortonese unitamente alle parti sociali.
La Fiom chiede nuove politiche di incentivazione alle imprese, nuove misure per chi ricolloca i lavoratore espulsi dalle altre fabbriche e la convocazione nei prossimi giorni del tavolo istituzionale contro la crisi industriale di Ortona e dintorni.
«Tale iniziativa», chiede Di Rocco, «deve dare vita ad un nuovo protagonismo di questo territorio, dove, tra il sole, il mare, il turismo, l’industria dell’olio e del vino, della metalmeccanica e dei servizi dobbiamo riscrivere il futuro industriale e occupazionale di questa straordinaria vallata».
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22:10, 05 Giugno 2014
Non è colpa della salute
Caro ex-dipendente Eni, posso capire la tua amarezza, se hai perso il posto per colpa dell'Eni che ha smantellato le vecchie strutture (contro cui la D'Orsogna non ha mei detto niente) per costringerci ad accettare l'inaccettabile. Ma dovresti sapere che gli ambientalisti e la D'Orsogna non hanno mai fatto battaglie contro le industrie metalmeccaniche e neanche contro altri tipi di impianti industriali che possono operare senza creare gravi disastri ambientali. Purtroppo per cavare quel poco di fanghiglia mista a petrolio i livelli di inquinamento farebbero ammalare molta gente e i rischi sarebbero molto gravi. La D'Orsogna ha solo detto come stanno le cose. Tu pensi che sia meglio morire o veder morire gente nell'ignoranza?
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09:09, 05 Giugno 2014
Emergenza lavoro.......
Ma come nella terra del turismo, dell'agricoltura, del verde e dei NO-OIL c'è disoccupazione???? Come mai la D'Orsogna non parla? Ma Acerbo non prende posizione? Purtroppo questa crisi, come è evidente, è colpa del petrolieri, infatti a causa loro c'è questa disoccupazione, penso alla mancata costruzione del C.O., di Ombrina etc etc. Per ovviare a questa moria di posti, a sentire quelli sopracitati, c'è il turismo che val la pena di ricordare mediamente riversa in Abruzzo dai 15 ai 18 milioni di persone all'anno, alle migliaia di tonnelate di prodotti agricoli che giornalmente vengono scaricate sulle tavole di tutto il mondo....etc...etc.... Non ci sono parole per definire la drammaticità del momento anche perchè abbiamo una classe politica non all'altezza.... BUONA DISOCCUPAZIONE A TUTTI............PURTROPPO
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