PROCESSO
Adescava preti gay su Facebook e li ricattava, abruzzese a giudizio
Un altro imputato patteggia

Protagonisti della vicenda un 30enne molisano e un 35enne abruzzese. Oggi il Gip di Isernia, Maria Luisa Messa, ha accolto la richiesta presentata dal legale del 30enne Giuseppe Trementino, originario di Bagnoli del Trigno (Isernia) che dovrà scontare una pena di tre anni per tentata estorsione aggravata e continuata in concorso.
Il presunto complice, Diego Caggiano prete ortodosso di Tornimparte, non ha scelto la strada del patteggiamento e sarà processato. I fatti risalgano alla scorsa estate.
Caggiano e Trementino adescavano, secondo l’ipotesi accusatoria, preti con tendenze omosessuali attraverso Facebook. Riuscivano a ottenere la totale fiducia degli uomini di chiesa e diventavano i depositari di "confessioni" scabrose e filmati hard.
Materiale utilizzato da Caggiano e Trementino per ricattarli con la minaccia di rendere tutto pubblico se non avessero pagato.
Caggiano rendeva - secondo l'accusa - tutto più credibile presentandosi come componente di un Osservatorio Vaticano sulla condotta dei preti. Alcune delle vittime avrebbero versato la somma richiesta sulla postepay di Trementino, altri hanno invece denunciato tutto.
La prima denuncia è stata presentata alla caserma dei carabinieri di Lagonegro (Potenza). I tracciamenti telefonici hanno portato in Molise, a Bagnoli del Trigno, dove Caggiano e Trementino vivevano in un'abitazione a pochi chilometri dal paese. Lì furono arrestati un anno fa.
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08:08, 23 Giugno 2012
Benissimo, condanniamo e processiamo pure chi per scopi estorsivi ha ricattato delle persone, ma mi domando con grande turbamento quali provvedimenti saranno presi per quei preti. Nell'articolo non se ne parla per niente, ed è vergognoso non porre l'accento sul fatto che persone votate a Dio si rendano responsabili di confessioni scabrose e filmati hard. Quanti altri ce ne sono? Continuano a compiere la loro missione? La loro è una scelta, non una costrizione per cui dovrebbe essere bandita ogni forma di perversione che non rientra in quelle regole che loro stesso hanno sottoscritto ed accettato. Altrimenti andassero a lavorare, liberi di essere chi desiderano.
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