Prove di dialogo con nuova società riscossione dopo la debacle di Tributi Italia
La gara era stata vinta da Tributi Italia, oggi cancellata dall'albo dei riscossori e sotto inchiesta per una serie di reati che vanno dall'associazione a delinquere alla truffa.
In sostanza la società riscuoteva i tributi da moltissime amministrazioni pubbliche ma poi non versava il riscosso, trattenendo indebitamente somme che sono diventate ingente.
Il problema oltre i rilievi eventualmente penali- è che moltissime amministrazioni devono fare i conti con queste somme non incassate e riorganizzare i bilanci.
L'amministrazione comunale di Pescara ieri ha puntualizzato le proprie priorità, ossia la continuità del servizio e la tutela dei 15 posti di lavoro esistenti.
Nelle prossime ore la Aipa formalizzerà la propria proposta per consentire al Comune di decidere sulla futura gestione del servizio.
«L'amministrazione comunale hanno ricordato il sindaco Albore Mascia e l'assessore Filippello si è attivata, con l'Unità di crisi, per individuare la soluzione più idonea per superare le criticità determinate dalla cancellazione della società Tributi Italia dall'Albo dei riscossori. Le prime misure già recepite sono state l'adozione in giunta di una delibera ufficiale di presa d'atto del provvedimento notificato tramite una circolare dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Nel frattempo abbiamo inviato una diffida formale alla stessa Tributi Italia affinché interrompa ogni azione di riscossione e soprattutto per giungere rapidamente all'acquisizione della Banca dati delle utenze. Inoltre abbiamo sollecitato Poste Italiane Spa a indirizzare al Comune tutti i conti intestati a Tributi Italia, mentre la giunta ha dato incarico al dirigente pro-tempore di pubblicizzare in ogni forma quanto accaduto con la società per informare la città. Intanto questa mattina, come preannunciato, sono arrivati da Milano i responsabili della società Aipa, giunta seconda in occasione dell'ultima gara d'appalto, per valutare la sua disponibilità ad assumere la gestione del servizio».
In alternativa l'amministrazione dovrà procedere con una nuova gara d'appalto.
Il debito iniziale ammontava a circa 2 milioni di euro che è poi sceso a 753mial euro.
19/12/2009 9.32
Commenti
Condividi le tue opinioni su PrimaDaNoi.it