Rsa ex Onpi, recuperato finanziamento da 2 milioni di euro
Il reinserimento del contributo è stato reso possibile grazie alla sottoscrizione di un accordo di programma tra il Ministero della Salute (di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze) e la Regione Abruzzo.
«Soprattutto hanno spiegato Cialente e Riga va sottolineato il ruolo chiave, in questa importantissima operazione, svolto dal consiglio di amministrazione e dalla direzione dell'istituzione Csa, determinanti nel riuscire a concludere positivamente questo percorso, interrotto dieci anni fa. Così come essenziale è stata la sinergia con l'Asl».
«Fin dal giorno del mio insediamento ha aggiunto il sindaco Cialente mi ero posto l'obiettivo di sanare questa incresciosa situazione. La soddisfazione per conclusione positiva di questo percorso, che avevo fortemente voluto, è perciò tutta particolare. Ora mi auguro che l'Asl proceda sollecitamente all'appalto dei lavori, in modo tale che la città possa veramente avere un servizio sociale di altissimo profilo».
Cialente e Riga hanno inoltre ricordato come lo scorso 18 febbraio si era provveduto alla sottoscrizione di una convenzione tra il Comune e l'Asl, che aveva già avuto a dicembre 2007 il via libera dal Consiglio Comunale il 28 dicembre 2007, tesa alla concessione in comodato alla stessa azienda sanitaria aquilana della porzione immobiliare interessata dalla costituenda rsa. Condizione, quest'ultima, essenziale ai fini della riassegnazione del finanziamento.
«La realizzazione di tale intervento hanno aggiunto Cialente e Riga è di importanza strategica anche per l'intero comprensorio aquilano. Permetterà inoltre di ampliare ulteriormente la rete di offerta dei servizi residenziali, intermedi e domiciliari, già erogati dall'istituzione Csa, mediante un ulteriore servizio socio sanitario, del quale si rileva un evidente bisogno, in particolare nella nostra città e nel territorio. Con questa straordinaria novità, l'istituzione comunale diventerà sempre di più un centro di riferimento per le politiche sociali, sia in ambito regionale che nazionale, potendo offrire servizi migliori e sempre più soddisfacenti, e soprattutto più adeguati ai crescenti bisogni delle persone anziane».
09/10/2008 14.41
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